
Passione ideale o distinzione convenzionale. La domanda ricorre e la risposta è filtrata dalla sensibilità di chi se la pone.
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IL PENSIERO DI NONNA EDILIA.
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In realtà il concetto che rappresenta la Sinistra è una vera «perla» incastonata nella Storia. All’inizio il percorso accidentato viene affrontato con la forza dell’istinto teso ad assicurare la continuità della specie. Necessità biologiche e difese corporali si rafforzano nella creazione di comunità: dalle tribù alle città fino agli imperi. Istituzioni che richiedono regole, leggi, diritti, governi: è il «POTERE» in tutta la sua grandezza ma anche il postulato su cui emergono ambizioni, prepotere, privilegi, sfruttamento ai danni dello stesso simile più debole.
L’iniquità balza agli occhi: accanto a fastosi castelli, imponenti cattedrali stanno i ghetti dei miserabili. L’uomo, però, è dotato di mente pensante che gli evidenzia una grave assenza: la coscienza. Spuntano ribellioni spontanee, maldestre rivoluzioni soffocate dai potenti: reazionari e preoccupati ma il germe della giustizia sociale si diffonde e penetra nei più attenti.
Si forma quell’opposizione che chiamiamo “SINISTRA”, con un compito immane: la vera riluttanza sta proprio nell’istinto . Prezioso e salvifico nella società primordiale, diventa uno stimolo antagonista per egoismi, avidità, denaro. Immorali deformazioni con cui misurarsi: ecco il compito della coscienza raziocinante della sinistra.
L’impresa appare ardua: non bastano le idee, gli istinti, solo i fatti contano. La posizione oppositiva della “sinistra” ne intralcia l’efficienza. E’ necessario superare, con iniziative concrete e suddivise, l’allettamento di false immagini, presentando una politica adulta, organicamente efficace nel contesto storico. “Le parole sono pietre”: possono costruire o lapidare, confondere, suscitare panico, nuocere se usate fuori tempo.
Sinistra vuol dire progresso egualitario, inclusivo, accettazione del diverso, difesa del territorio: questo il suo messaggio più vero. Messaggio che deve arrivare a tutti: non solo agli indigenti, ma anche alla mente raziocinante di chi comprende quanto sia proficua e vitale la convivenza dei e nei popoli.
Grazie Edy.
E’ sempre un piacere leggerti.
Anche con un po’ di invidia per la lucidità che ti contraddistingue in barba alla non più verde tua età.
Giuli.